Elezioni rappresentanti a.s. 2021/22: interviste alle liste

Interviste alle liste

La redazione di Inter Nos ha intervistato i candidati di ciascuna lista, in vista delle elezioni per i rappresentanti d’istituto e di consulta.

(Marta Aruta, Aurora De Gregorio, Francesco Giaconia, Chiara Gristina, Sofia Miceli, Alessia Montalbano, Giovanni Rotolo)

 

LISTA 1 – Il caffè

Programma elettorale: Brand scolastico ecologico; conferenze di attualità, educazione sessuale; feste d’istituto; tornei sportivi; app d’istituto; molto altro…

In cosa consiste la vostra idea di app d’istituto? Siete a conoscenza dei costi e dell’impegno che essa richiede?

MANFREDI GERVASI: Abbiamo parlato molto di questa app e io, personalmente, ho conoscenza di una ragazza che potrebbe programmarla, in modo tale da creare uno strumento che ci possa essere utile sia all’interno dell’Umberto che anche fuori. Per esempio, possiamo parlare di informazioni, ma stiamo pensando ad altre cose da inserire nell’applicazione.

GIULIA FAZZESE: Anziché fare i gruppi su Facebook o Instagram, potremmo avere quest’app che comunque è un luogo di ritrovo sui social che, ovviamente, è più veloce rispetto a Instagram o Facebook.

SUSANNA CONSIGLIO: E, soprattutto, la nostra idea sarebbe quella di avere un’applicazione unica. Che significa? Che, un po’ come con Facebook, ci potrebbe essere una sezione riguardante le circolari, con la possibilità di scaricarle in PDF e simili; poi  una Home, coi commenti degli Umbertini, che siano annunci di libri o di lezioni private di cui, nel gruppo Facebook, siamo pieni. Sarà organizzata affinché avere informazioni da parte della scuola non sia così tanto complicato tra profilo Instagram, circolari e il sito della scuola.

Come avete intenzione di gestire l’educazione sessuale, non essendo un argomento inerente ad alcuna materia? Siete sicuri che basti parlarne in assemblea?

SUSANNA CONSIGLIO: Innanzitutto, da quando ho quattordici anni faccio parte dell’associazione Arcigay, che in parte si occupa anche di questo e ha, tra l’altro, associazioni affiliate che si occupano dell’educazione sessuale. Inoltre parlarne è una cosa molto importante, perché il sesso è tabù, parliamoci chiaro. Proprio per questo, nel momento in cui si parla di malattie sessualmente trasmissibili (o anche aborto) siamo tutti un po’: «Mmmhmmm! No, ti prego, i piselli, no!»

Questo dobbiamo scriverlo?

Essere insicuri sullo scrivere o meno la parola “membro maschile” fa trapelare il fatto che il sesso sia un tabù, quindi, sicuramente, gestiremo questa cosa, innanzitutto tramite la comunicazione, che è importante e, poi, facendo delle conferenze ancora più  specifiche, riguardanti le malattie o i metodi di contraccezione e cose del genere.

Come avete intenzione di organizzare le feste d’istituto, visto l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo?

GIULIA FAZZESE: Per quanto riguarda le feste d’ istituto, abbiamo parlato col Preside, perché volevamo organizzare l’EXPO, che, anche se non è stato inserito in lista, era una cosa che avevamo in piano. Il Preside ci ha detto che l’EXPO si potrà fare in maniera virtuale. Le feste d’istituto, ovviamente, sono delle occasioni nelle quali ci sono un sacco di persone a scuola. Innanzitutto, per quella interna, sarà un po’ più difficile realizzarla perché la scuola non è una discoteca, non ci sono persone che possono controllare i green pass e, quindi, si deve vedere; ma per quelle esterne non ci vuole niente, perché comunque le discoteche sono aperte al 75%. Ci organizzeremo anche con i green pass (e ovviamente saranno per forza a pagamento). Quindi le feste d’istituto esterne saranno sicuramente fattibili; per quelle interne dobbiamo vedere anche come andrà,  però ci organizzeremo, anche con green pass, magari.

Cos’è e a cosa serve la consulta provinciale degli studenti? Perché dovremmo votare proprio te?

NICOLETTA BONASERA: La consulta serve a rappresentare la scuola all’esterno, insieme a tutte le altre scuole della provincia e  il mio intento è quello di promuovere l’Umberto, in quanto una bellissima scuola, proprio perché il nostro intento è quello di rendere l’Umberto il miglior luogo possibile. E poi c’è anche il fatto che a me piace molto parlare anche con gli altri ragazzi e promuovere l’Umberto, in tutta la sua bellezza.

Per quale altra lista simpatizzate?

GIULIA FAZZESE: Per quanto mi riguarda, una lista con cui mi piacerebbe salire è la lista 2, perché ho visto che sono molto organizzati, hanno le idee ben chiare, vedo che hanno uno spirito proprio come l’abbiamo noi; per esempio vogliamo organizzare cose nuove, anche per promuovere l’Umberto  e questo loro lo hanno  e vedo comunque che è una lista molto attiva. Ovviamente  anche alle altre non voglio togliere niente, però, in confronto,  mi sembra una lista molto organizzata.

SUSANNA CONSIGLIO: Io, personalmente, invece, simpatizzo per tutte le liste  che ci sono. Io penso che il rappresentante  d’istituto o della consulta  possa  essere fatto da tutti,  basta che la persona sia abbastanza matura;  quindi io,  personalmente,  simpatizzo per tutte le liste.

 

 

LISTA 2 – Immo homines

Programma elettorale: Cinebook club; Secret Santa; Settimana dello studente; settimana e murales dell’inclusione; radio; certamen interscolastico; tavole rotonde “Franco Salvo” in assemblea; raccolta differenziata nelle classi e conversione eco-friendly; orientamento universitario e anno all’estero; doppio programma di mentoring; amministrazione e comunicazione trasparente; adesione all’iniziativa “unclickperlascuola”.

Quali pensate che siano i vostri difetti?

ROLANDO PEZZATI: Forse abbiamo troppi punti e ciò può rendere difficile la realizzazione di quest’ultimi in breve tempo; ma ci riusciremo, dedicando ad ognuno la stessa attenzione. L’altro difetto è che siamo troppo corretti: purtroppo una nota frase recita: “La politica è fatta di sangue e m***a”. E’ proprio riferita al fatto che c’è una specie di lotta umana, per cui si fa di tutto pur di screditare le altre parti; noi abbiamo cercato di avere come principi la trasparenza e la correttezza sia nei confronti degli umbertini che delle altre liste e questo penso si possa notare dalla nostra conversione ecologica coerente con la scelta di produrre in rispetto dell’ambiente. Ma, più in generale, la speranza è che questo sia stato notato dalla comunità. Per concludere, difetti ne abbiamo non due, ma sicuramente mille, poiché siamo esseri umani. Se però vorrete affidarci l’incarico gravoso e pesante di rappresentarvi, noi saremo ben lieti di eliminare quanti più difetti dalle nostre persone.

 

 

Nel vostro programma elettorale è presente l’introduzione della raccolta differenziata, che è  una proposta che fanno molte persone ma che alla fine in pochi rispettano, come avete intenzione di realizzarla?

ARIANNA TAIBI: Sono presenti i contenitori della raccolta differenziata in cortile, però nelle classi vi è un unico cestino dove vengono gettati tutti i rifiuti: noi pensavamo semplicemente di introdurre più contenitori o anche altri con una separazione, all’interno delle classi, in modo poi da differenziare plastica, carta, eventuale indifferenziato, umido, facendo un raccolta non solo durante la ricreazione in cortile ma anche in ogni momento della giornata.

Ma, dato che l’organizzazione nel settore della raccolta dei rifiuti non è ottimale, come pensate di gestire la situazione?

ARIANNA TAIBI: La raccolta dei rifiuti avviene a zone: in questo quartiere, quello della scuola, è in atto anche nelle abitazioni. È presente anche un calendario e ogni giorno viene raccolto un determinato tipo di scarti domestici. Pensiamo semplicemente di portare a scuola questo sistema.

Non pensate di inquinare comprando altri contenitori per i rifiuti?

ARIANNA TAIBI: No, perché i contenitori non sono oggetti “usa e getta” ma rimangono sempre a scuola, per cui non producono inquinamento. Vi sono peraltro quelli in metallo; in generale comunque se i cestini rimangono integri possono durare anni. Infine, abbiamo proposto una riconversione eco-friendly: i volantini che abbiamo distribuito, come detto, sono fatti di carta riciclata che vogliamo introdurre anche per la stampa di documenti, fotocopie ecc. Può sembrare poco ma dà un gran contributo alla salvaguardia dell’ambiente.

Tu hai citato e consigliato l’utilizzo di carta riciclata a scuola; oltre alla carta, però, fra i prodotti “usa e getta” presenti a scuola ci sono gli involucri dei cibi venduti nelle macchinette. Avete pensato a questo problema?

ARIANNA TAIBI: Onestamente no, perché le macchinette non dipendono da noi: c’è una convenzione che il Preside stipula con le società fornitrici dei cibi venduti. Sono quindi le società fornitrici che si procurano i prodotti già pronti. Si potrebbe comunque proporre di cercare una società alternativa o consigliare a quella attuale l’utilizzo di imballaggi eco-friendly. Accogliamo lo spunto e cercheremo di portare in consiglio d’istituto quest’istanza.

Potresti spiegarci cos’è la consulta provinciale degli studenti e perché dovremmo votare proprio te?

CECILIA URSI: Anch’io quando sono entrata al liceo non avevo ben chiaro cosa fosse la consulta e riconosco che il ruolo ma anche le funzioni di quest’ultima siano sempre state in ombra rispetto alla rappresentanza d’istituto che, bene o male, tutti conoscono. La consulta provinciale degli studenti è, secondo me, un organo di grandissimo rilievo istituzionale, perché è riconosciuta dal ministero dell’istruzione. Sul sito del MIUR, infatti, ci si può documentare riguardo i regolamenti dei rapporti fra la consulta e gli enti. Essa riunisce due rappresentanti di ciascuna scuola della provincia in assemblee chiamate “plenarie”, che rappresentano un momento d’incontro, di dialogo e di riunione, che ci permette comunicare con le istituzioni e con gli enti. Votatemi perché voglio rappresentare al meglio l’Umberto e lo spirito umbertino in queste assemblee e perché voglio proporre nuovissime istanze come l’orientamento universitario sia a livello scolastico ma anche al livello della consulta, organizzando degli eventi multidisciplinari con docenti universitari, rappresentanti degli studenti, coordinatori di corsi di studio ecc. Infine vorrei organizzare un grandissimo certamen interscolastico in cui riunire tutte le scuole in questo grandissimo momento di socialità.

Per quale altra lista simpatizzate?

ROLANDO PEZZATI: Se posso fare una piccola premessa, mi ricordo di aver fatto io questa domanda alle altre liste in passato. La scrissi avendo una cosa molto chiara in mente: capire se le liste avessero un po’ di autoconsapevolezza e se avessero fatto un’operazione di autocritica; se avessero in mente che ci sono altre liste, oltre alla loro, andando oltre la cieca competizione, e che è importante lavorare, non con uno spirito di gara da “nemico politico” ma diversamente. Misi alla prova le liste colpendole allo sprovvisto e, molti, ai tempi mi dicevano: “No, guarda, non simpatizzo per nessuno, sono tutti uguali.” Vabbè, ovviamente non volevano avvantaggiare nessuno se non loro stessi.

Noi simpatizziamo per una lista in particolare. Lasciamo un attimo stare i punti della lista, che sono la vetrina, soprattutto per le persone non conosciute: in quel modo tu, coi punti, ti fai conoscere e dici cosa vorresti fare, qual è la filosofia dietro. Lasciamolo un attimo da parte. Penso che possiamo dire di simpatizzare per la Lista 1, per un motivo molto semplice. Andremo a costituire in consiglio d’istituto un piccolo organismo di quattro persone che andranno a dialogare con docenti, personale ATA e Preside. E’ importante sapere contrattare, dialogare. Personalmente abbiamo conosciuto la Lista 1 – in particolare Susanna Consiglio, non ho ancora avuto modo di conoscere gli altri membri – e abbiamo trovato delle porte aperte; una persona pronta a dialogare e molto collaborativa, estranea a meccanismi di screditamento dell’altro. Non si è comportata male, ecco; anzi, ha concepito le elezioni come noi, come collaborazione e l’altro come “avversario”, in uno spirito di gara divertente, di retorica, magari. Vuol dire che si è pronti a dialogare, ad accettare l’altro: è lontano da ogni logica di violenza verbale e non. Sono persone che si sono dimostrate corrette: è importantissimo.

 

 

LISTA 3 – ΣΠΙΘΑ (SPITHA)

Su richiesta dei candidati, specifichiamo che si tratta della lista del Collettivo Umberto Autonomo.

Programma elettorale: Assemblee di attualità con ospiti esterni e non; cineforum pomeridiani; dibattiti studenteschi; corsi pomeridiani autogestiti; corsi della patente; educazione sessuale; miglioramento dello sportello psicologico della scuola; riqualificazione degli spazi; dispense condivise di appunti; tornei scolastici e interscolastici; expo durante la settimana dello studente; serate di istituto; brand scolastico.

Cos’è e a cosa serve la consulta provinciale degli studenti? Perché dovremmo votare proprio voi?

NICOLETTA SANFRATELLO: La consulta provinciale degli studenti è un organo di raccordo tra scuole palermitane. E’ un organo molto più istituzionale rispetto ai rappresentanti d’istituto, serve a mettere in contatto costantemente gli studenti tra le scuole, quindi [studenti] di diversi istituti, e anche tra le istituzioni, dal punto di vista quasi “parlamentare”. La consulta serve a restare continuamente in contatto tra di noi e a coordinarci. Votate noi perché noi abbiamo persone che, come ad esempio io, si sono già candidate in consulta: io l’anno scorso ho fatto la rappresentante di consulta, quindi so come funziona e ho anche iniziato a fare un lavoro di consulta. Noi, come collettivo, siamo persone che  abbiamo tutte le intenzioni di creare un senso di comunità forte sia dentro l’Umberto che tra le altre scuole, quindi questo è il motivo per cui ci candidiamo e per cui speriamo che ci possiate votare.

Che vuol dire esattamente il vostro nome? Sul dizionario non lo trovo…

PIETRO CARAMANNA: “Spitha” significa “scintilla”, “fiammella”: abbiamo scelto questo nome perché vorremmo essere la scintilla che riaccende il fuoco umbertino – TERESA SIGILLO’ MASSARA: che nel corso degli anni si è assopito.

Ma non si trova sul dizionario!

TERESA SIGILLO’ MASSARA: Dipende dal dizionario. Ci sono dei dizionari che riportano il termine “scintilla” come “spitha”, quindi dipende dal vocabolario utilizzato. Poi, un’altra cosa: se lo spirito si è assopito, non significa che non c’è; noi, ora come ora, siamo umbertini, di conseguenza lo spirito umbertino c’è.

    In che cosa consiste questo spirito umbertino?

TERESA SIGILLO’ MASSARA : Nell’avere energia di forza, a livello di comunità creata da noi, in quanto studenti

NICOLETTA SANFRATELLO: Per noi lo spirito umbertino è quello spirito che ci accomuna tutti quanti, in quanto ragazzi facenti parte dell’Umberto: si parla tanto di senso di comunità, noi vogliamo creare questa comunità che sia solida, forte e su cui realmente poter contare, veramente coesa e con gli stessi interessi.

PIETRO CARAMANNA: Voi, ragazzi, siete mai stati all’Expo che si faceva durante la settimana dello studente? Io ci sono andato tre anni fa ed è stato il motivo per cui mi sono iscritto all’Umberto; è, fra l’altro, uno dei nostri punti fondanti della lista ed è una cosa meravigliosa: sostanzialmente, la scuola per tre giorni viene aperta e tutti quanti possono venire a vedere una serie di attività ed è una cosa bellissima che da tre anni, per un buon misto di lagnusia e mancanza di iniziativa, non si fa.

Che progetti avete per lo sportello psicologico, visto che già esiste?

TERESA SIGILLO’ MASSARA: Lo sportello psicologico è già esistente, ma nonostante questo c’è  tutta una serie di fattori che vengono sottovalutati: abbiamo effettivamente una psicologa che è perlopiù assente per una mancanza di fondi o per altri problemi che non dipendono da noi; ad esempio, la psicologa non ha neanche un posto fisso in cui stare, per la mancanza di spazi (è un altro problema messo in lista). Il nostro obiettivo è quello di riuscire a cambiare radicalmente questo aspetto che viene sottovalutato, anche perché la salute psicologica degli studenti penso sia tra le cose più importanti, anche dopo questi anni di Covid che abbiamo passato, che non sono stati facili per nessuno.

PIETRO CARAMANNA: Abbiamo in mente di fare due assemblee con i seguenti temi: l’autolesionismo e i disturbi alimentari, invitando non solo la psicologa della scuola ma anche una persona esterna. Riteniamo che ci siano persone che hanno tutta una serie di difficoltà e il fatto che nessuno abbia mai fatto assemblee di questo tipo le fa chiudere ancora di più in se stesse.

Quali spazi vorreste riqualificare e in che modo? Come avete intenzione di agire per riuscirci, considerando che stiamo vivendo una situazione di emergenza sanitaria?

NICOLETTA SANFRATELLO: Intendiamo riqualificare gli spazi anche a livello estetico (abbiamo spazi che potrebbero essere bellissimi ma che, purtroppo, vengono trascurati, pensavamo di creare momenti collettivi per ridipingere vecchi murales). Vogliamo riportare in vita quella che è l’auletta autogestita, che è sempre stata un punto di riferimento per gli studenti; anche altri spazi che, a causa del problema Covid e del sovraffollamento delle classi sono venuti a mancare, come la biblioteca, la sala professori, l’aula magna (pensiamo che essa sia un simbolo di dibattito, confronto e crescita). Crediamo che sia fondamentale avere spazi dove noi studenti possiamo riunirci, confrontarci e crescere a 360 gradi.

Ritenete i corsi per la patente concretamente attuabili, visti i costi e le difficoltà, anche per l’esame pratico? Se sì, in che modo intendete organizzarli? Avete già  in mente qualcosa di concreto?

PIETRO AUGUGLIARO FERRUGGIA: Siamo già in contatto con varie scuole guida che si offriranno di far parte di questo progetto della patente a scuola. La patente a scuola, precedentemente, era un punto già esistente, ma per il Covid è sparito.

Come avete intenzione di gestire l’educazione sessuale, non essendo un argomento inerente ad alcuna materia? Siete sicuri che basti parlarne in assemblea?

PIETRO MOCCIARO: Basta trattare il tema in assemblea? Sì e no. Sicuramente trattare il tema in assemblea con esperti è una cosa utile, sarebbe importantissimo far rientrare degli incontri  all’interno dell’orario interscolastico.

PIETRO CARAMANNA: Uno dei primi temi che vorremmo trattare riguarda l’identità di genere: il non-binarismo, sempre con un esperto, magari una persona non binaria.

NICOLETTA SANFRATELLO: Vogliamo approcciarci al mondo dell’identità di genere. Crediamo che sia fondamentale parlarne.

PIETRO AUGUGLIARO FERRUGGIA:Spesso i ragazzi si ritrovano di fronte ad argomenti che conoscono per sentito dire ma non nel concreto, quindi attraverso questo punto  proveremo a esplicitare la curiosità dei ragazzi.

TERESA SIGILLO’ MASSARA: L’importante è avere una prospettiva ed essere informati su una serie di tematiche importantissime per la nostra esistenza.

Quali sono i punti meno forti della vostra lista?

GEMMA NAPOLITANO: La nostra lista è piena di punti forti, che interessano tutti gli studenti  perché cercano di raccogliere le esigenze e migliorare il sistema scolastico. Un punto forte che mi interessa molto sono le assemblee di attualità con ospiti: questo può riguardare anche l’educazione sessuale. Per quanto riguarda i punti deboli, non credo che la nostra lista ne abbia, sono tutti punti interessantissimi.

Per quale altra lista simpatizzate?

GEMMA NAPOLITANO: In realtà non c’è una lista per cui non simpatizziamo, sono tutte e quattro con punti interessanti, sono liste valide. Non c’è una lista per cui simpatizzo di più. Noi ci siamo candidati perché vogliamo salire per riaccendere lo spirito umbertino, la scintilla: crediamo di averne le capacità.

 

LISTA 4 – Ad alta voce

Programma elettorale: Portale supporto studenti; coordinamento manifestazioni territoriali; eco: raccolta differenziata; consolidazione appunti Drive; percorso cultura antimafia; carriera Alias.

Cos’è e a cosa serve la consulta provinciale degli studenti? Perché dovremmo votare proprio voi?

MARIA LUISA MARINO: La consulta è un organo che, a differenza di quello della rappresentanza studentesca, ti permette di rapportarti alle istituzioni. Il motivo per cui io mi sono candidata è il voler dare un’altra impronta alla consulta, cercare di vertere sul dato della militanza, delle manifestazioni, delle piazze, dei cortei, delle integrazioni con questa parte del territorio, perché veniamo da due anni di pandemia e c’è la voglia di scendere in piazza. Mi candido in consulta per conciliare il rapporto con le istituzioni con il vertere su questo.

ELENA BENIGNO: Abbiamo notato che c’è poca coscienza di quella che è la consulta, soprattutto tra chi frequenta il liceo da poco. Quando sono entrata io al liceo la consulta era qualcosa di mistico, mentre adesso mi rendo conto che chi ha passato l’anno scorso in DAD non sa effettivamente cosa sia, bisogna avere più coscienza.

Cosa si intende per “portale supporto studenti”? A scuola già c’è la psicologa…

ELENA BENIGNO: L’idea di questo portale è poter dare la possibilità agli studenti di comunicare con gli altri studenti; la psicologa dà un supporto psicologico, però non si crea una comunicazione interpersonale finalizzata a qualcosa all’interno della comunità studentesca; la nostra idea è fare un portale diviso in tre sezioni: proposte degli studenti, segnalazione di eventuali problematiche studenti-docenti o con la presidenza, punto info per chiedere informazioni.

MARIA LUISA MARINO: Secondo me l’importanza di questo punto coincide con l’importanza di essere rappresentante e sta nel poter dare voce alla parte studentesca.

Nel vostro programma elettorale è presente l’introduzione della raccolta differenziata:  è una proposta che fanno molte persone ma che, alla fine, in pochi rispettano, come avete intenzione di organizzarla?

ELENA BENIGNO: Questo è un punto a cui noi teniamo particolarmente perché la raccolta differenziata è stata proposta per molti anni, ma non è mai stata concretizzata per un discorso organizzativo, legato all’acquisto di più cestini per ogni classe. Quindi non c’è stata una particolare volontà di fare la raccolta differenziata.

MARIA LUISA MARINO: Secondo me  è fondamentale: siamo in una scuola non in periferia, quindi abbiamo dei vantaggi che altre scuole non hanno: c’è la possibilità di fare la differenziata; ormai c’è stata la sensibilizzazione politica della società, nella nostra scuola c’è molta attualità al centro del dialogo studentesco, quindi il fatto che non sia stato fatto qualcosa di concreto  è una cosa gravissima. Nella nostra scuola si parla spesso di ambiente, siamo pure scesi in piazza, ma non abbiamo la raccolta differenziata: è un problema. Dobbiamo cercare di applicare la sensibilità sull’ambiente che diciamo di avere. Se c’è una mancata volontà da parte delle istituzioni scolastiche, non dev’esserci da parte degli studenti.

Cosa intendete per “consolidazione appunti Drive”? La cartella esiste già!

MARIA LUISA MARINO: Per “consolidazione appunti Drive” si intende riprendere un progetto che è già stato attuato: il nostro punto deriva dal fatto che non ci sia stato un utilizzo pratico di questa piattaforma. Ci siamo chieste il perché e abbiamo pensato di creare una cartella in cui inserire sia la voce “portale supporto studenti” sia il “portale appunti Drive”, che possa creare unione anche col corpo docenti e quindi chiedere ai professori e alle professoresse di inserire anche il loro materiale.

Per quale altra lista simpatizzate?

MARIA LUISA MARINO: Se dovessi scegliere una lista da votare, sceglierei la lista 2, non per conoscenza delle persone che  ne fanno parte, ma per i punti stessi della lista: è una lista ben organizzata, che tocca varie tematiche ed è piena di novità; se dovessi anche valutare in base ai candidati continuerei a scegliere la lista 2, perché conosco le loro idee dal punto di vista politico, il loro modus operandi e penso che potrebbero rappresentare al meglio la scuola.

 

 

Come spieghereste, a qualcuno che non la conosce, la carriera Alias?

ELENA BENIGNO: La carriera Alias è la possibilità per gli studenti e le studentesse di usare il nome di elezione di genere in ambito scolastico: è una cosa che vale per le persone che stanno affrontando un percorso di transizione. Qui in Italia soltanto 4 licei hanno introdotto la carriera Alias e 32 atenei universitari. E’ fondamentale, per noi, introdurla: il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare sull’argomento LGBTQ+ in generale, ma anche quello di rendere l’Umberto un posto sicuro per tutti e tutte.

MARIA LUISA MARINO: Secondo me potremmo descrivere questa iniziativa con le parole “integrazione” e “diritto”: tutti i nostri punti hanno alla base l’integrazione, ogni studente e studentessa ha il diritto di sentirsi a proprio agio e di non sentirsi discriminato.

 

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