In allegato il nuovo numero di “Inter Nos” di dicembre 2021.
L’editoriale del numero:
Carissimi e carissime,
innanzitutto mi presento: sono Giovanni Rotolo, della classe 2^B, da quest’anno caporedattore di Inter Nos. E già, tante cose sono cambiate; Þno a pochi mesi fa era il caro Rolando a scrivere questo stesso editoriale, ma adesso lui è diventato rappresentante d’istituto e, dunque, accolgo con grande piacere ciò che mi ha lasciato: una bellissima testata. Inter Nos è il giornale con cui chiunque può far sentire la propria voce; questo numero tratta proprio il tema della libertà. Che tipo di libertà? Di certo, non ne esiste una sola forma: c’è la libertà di espressione, la libertà di fare ciò che si vuole (nei limiti della legalità e del rispetto altrui, si intende), la libertà di vestirsi come si preferisce, la libertà di amare (di cui per ora si parla moltissimo, poiché l’argomento del DDL Zan è estremamente attuale). C’è anche da ricordare che, purtroppo, non tutti abbiamo le stesse libertà: c’è chi cade nella trappola della droga o dell’alcol, ci sono molte donne che ancora non hanno gli stessi diritti degli uomini (e noi dobbiamo fare di tutto per raggiungere la parità di genere), c’è chi, durante la storia, non ha avuto alcuna libertà. Questo numero si occupa di tutto ciò di cui vi ho appena brevemente parlato.
Urge precisare che quest’anno la nostra famiglia (sì, perché quella di Inter Nos è una vera e propria famiglia, posso assicurarvelo) si allarga: nuovi redattori promettenti hanno messo piede nel mondo del giornalismo (alcuni di prima, altri di seconda, altri di quarta) con ottimi risultati. Bravi e brave! Ringrazio anche i proff. Puleio e Romano, che hanno voluto scrivere degli articoli per questo numero: Inter Nos accoglie sempre qualsiasi cosa venga proposta. Non posso non ringraziare la prof.ssa Leto, che si è interessata in modo molto attivo alla testata e sono certo che ben presto molte idee verranno concretizzate.
innanzitutto mi presento: sono Giovanni Rotolo, della classe 2^B, da quest’anno caporedattore di Inter Nos. E già, tante cose sono cambiate; Þno a pochi mesi fa era il caro Rolando a scrivere questo stesso editoriale, ma adesso lui è diventato rappresentante d’istituto e, dunque, accolgo con grande piacere ciò che mi ha lasciato: una bellissima testata. Inter Nos è il giornale con cui chiunque può far sentire la propria voce; questo numero tratta proprio il tema della libertà. Che tipo di libertà? Di certo, non ne esiste una sola forma: c’è la libertà di espressione, la libertà di fare ciò che si vuole (nei limiti della legalità e del rispetto altrui, si intende), la libertà di vestirsi come si preferisce, la libertà di amare (di cui per ora si parla moltissimo, poiché l’argomento del DDL Zan è estremamente attuale). C’è anche da ricordare che, purtroppo, non tutti abbiamo le stesse libertà: c’è chi cade nella trappola della droga o dell’alcol, ci sono molte donne che ancora non hanno gli stessi diritti degli uomini (e noi dobbiamo fare di tutto per raggiungere la parità di genere), c’è chi, durante la storia, non ha avuto alcuna libertà. Questo numero si occupa di tutto ciò di cui vi ho appena brevemente parlato.
Urge precisare che quest’anno la nostra famiglia (sì, perché quella di Inter Nos è una vera e propria famiglia, posso assicurarvelo) si allarga: nuovi redattori promettenti hanno messo piede nel mondo del giornalismo (alcuni di prima, altri di seconda, altri di quarta) con ottimi risultati. Bravi e brave! Ringrazio anche i proff. Puleio e Romano, che hanno voluto scrivere degli articoli per questo numero: Inter Nos accoglie sempre qualsiasi cosa venga proposta. Non posso non ringraziare la prof.ssa Leto, che si è interessata in modo molto attivo alla testata e sono certo che ben presto molte idee verranno concretizzate.
Quest’anno sono tantissime le novità, c’è tanta carne al fuoco e c’è tanto entusiasmo da parte dei redattori e delle redattrici. Ma siamo solo all’inizio, quindi stay tuned!
Per il momento, buona lettura a tutte e tutti voi.
GIOVANNI ROTOLO
Per il momento, buona lettura a tutte e tutti voi.
GIOVANNI ROTOLO